I 4 fattori decisivi per la scelta del forno da incasso

Il forno da incasso è uno di quei grandi elettrodomestici davvero indispensabili. Presente in quasi tutte le cucine, questo apparecchio consente di realizzare infinite ricette in modo semplice ed automatico. Trattandosi di un elettrodomestico mediamente costoso, prima di effettuare l’acquisto è necessario valutare con molta attenzione le caratteristiche dei vari modelli, così da trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

1. Tecnologia di funzionamento

Il primo elemento che dev’essere approfondito riguarda la tecnologia che alimenta il funzionamento del forno, dato che sul mercato è possibile trovare prodotti dalle caratteristiche molto diverse.

Prima di addentrarci nell’analisi di questo fattore è necessario precisare che in questa guida all’acquisto ci occuperemo soltanto di forni da incasso adatti all’uso domestico; i modelli professionali, infatti, sono molto diversi sia sulla base delle caratteristiche tecniche che di quelle strutturali.

Vediamo ora una breve panoramica degli elementi comuni ai due grandi gruppi di forni ad incasso per uso domestico: i forni elettrici e quelli a gas.

Forni elettrici da incasso

I forni elettrici da incasso sono sicuramente la tipologia attualmente più diffusa sul mercato. Come si intuisce dal nome, il meccanismo di funzionamento di questi prodotti è alimentato mediante energia elettrica, quindi sarà necessario posizionare il forno in prossimità di una presa di corrente.

Questa tipologia di prodotti potrà essere suddivisa ulteriormente in tre sottocategorie di forni elettrici da incasso: i modelli a convezione, i modelli a ventilazione forzata ed i modelli combinati. Forno da incasso a convezione

Nel primo gruppo di prodotti troviamo i forni nei quali il calore è emanato da due resistenze elettriche, posizionate sia sulla parte superiore che sulla parte inferiore. Si tratta di calore statico e l’azione combinata delle resistenze provocherà la cottura delle pietanze. In questi forni sarà possibile impostare diverse modalità di cottura, sfruttando in modo alternato o in modo combinato le due resistenze.

Forno da incasso ventilato

Al secondo gruppo di forni da incasso appartengono invece i forni che funzionano a ventilazione forzata: in questo caso il calore viene emanato da una o più turbine, posizionate solitamente sui lati del forno o nella parte posteriore. Il calore dell’aria emanata dalle turbine sarà più o meno elevato in base alla temperatura impostata mediante il termostato. In questi forni non sarà possibile direzionare il getto d’aria e l’interno del forno verrà sempre ventilato in modo omogeneo.

Forno da incasso combinato

Il terzo gruppo di prodotti infine si riferisce ai forni da incasso dotati di entrambe le tecnologie di funzionamento, quindi in questi modelli sarà possibile scegliere quale tecnologia di riscaldamento sfruttare. Spesso l’emanazione di aria e il calore a convezione potranno essere combinati in un’unica funzione di cottura, dunque si potrà scegliere se utilizzare alternativamente o in modo simultaneo le resistenze elettriche e quale delle due combinare all’azione della ventola.

Attualmente sul mercato possiamo trovare anche dei forni elettrici da incasso che, oltre ad essere dotati di ventole e resistenze, possono funzionare anche sfruttando il vapore o le microonde. Si tratta di modelli incredibilmente versatili e multifunzionali, proprio per questo il loro costo sarà nettamente superiore a quello dei forni elettrici più classici.

Ci occuperemo di questi prodotti in modo più dettagliato in seguito, nel paragrafo dedicato alle funzioni di cottura che è possibile trovare in un forno da incasso.

Forni da incasso a gas

I forni a gas erano molto diffusi fino a qualche decennio fa, ma col passare del tempo questa tipologia di prodotti è diventata più marginale rispetto alla totalità dei modelli prodotti dai vari brand leader nel settore.

La principale motivazione per cui questi prodotti non sono attualmente molto diffusi è la loro scarsa versatilità; con questo tipo di forni da incasso, infatti, sarà possibile soltanto un tipo di cottura, con la sola possibilità di regolare il termostato.

Si comprende facilmente che, per funzionare, questi forni devono necessariamente essere attaccati alla rete del gas domestica. Alla base del forno è presente una camera di combustione che contiene un bruciatore: accendendolo, il calore prodotto dal gas inizierà a diffondersi all’interno del forno prima per irraggiamento, poi per convezione (l’aria calda contenuta nella camera di cottura si diffonderà e cuocerà i cibi).

Con questo tipo di prodotti quindi sarà difficile mantenere la temperatura interna uniforme e costante. Si tratta di un difetto abbastanza rilevante, che potrebbe inficiare il risultato di alcune preparazioni come torte, dolci o lievitati.

Forno da incasso elettrico o a gas?

Nella scelta tra forno da incasso elettrico o a gas deve pesare ovviamente il motivo per cui vogliamo dotarci di un forno in primo luogo. Se non ne faremo un grande uso, e soprattutto non abbiamo esigenza di cotture particolari (con la ventilazione, ad esempio), potrebbe bastarci ancora un forno a gas. Qualunque uso appena più frequente e complesso, però, richiederà senza dubbio l’acquisto di un forno elettrico, significativamente più versatile anche nelle sue espressioni più semplici.

Tecnologia di funzionamento e consumi

Il consumo dei forni è sicuramente un elemento da valutare attentamente, e abbiamo scelto di inserirlo all’interno del fattore dedicato al meccanismo di funzionamento perché è proprio questo aspetto a influire su un costo di mantenimento più o meno elevato.

I forni da incasso che consumano di meno sono i modelli a gas, dato che da un lato non dispongono di funzioni particolari, dall’altro tendono a mantenere una temperatura minima durante la cottura (dopo il raggiungimento iniziale della temperatura impostata con il termostato).

Il consumo dei forni elettrici potrebbe essere più dispendioso rispetto a quello dei forni a gas, sebbene questi modelli risultino tuttavia molto più versatili, rapidi ed adatti a diversi tipi di preparazioni.

Per quantificare il consumo energetico medio di un forno elettrico è importante leggere attentamente l’etichetta energetica, nella quale vengono riportate sia le informazioni relative alla classe di efficienza energetica che i valori medi per ciclo. Il nostro consiglio è quello di valutare bene il rapporto tra costo del prodotto e costo del consumo energetico, considerando il tipo di utilizzo del forno che andrete a fare. Se cercate un modello da utilizzare saltuariamente potrete optare per un modello a gas o per un modello dai consumi più elevati ma dal prezzo iniziale ridotto, mentre se volete un forno da sottoporre ad un uso intensivo è consigliabile spendere qualcosa in più inizialmente ma assicurarvi una buona classe di efficienza energetica, optando ad esempio per un forno da incasso A+++.

2. Funzioni

Il secondo fattore da valutare nella scelta del forno da incasso più adatto alle proprie necessità riguarda le funzioni integrate al prodotto. Questo elemento è molto importante perché risulta strettamente connesso alle vostre esigenze, sebbene una dotazione più o meno elevata di funzioni sia anche legata al prezzo di vendita del prodotto.

Anche in questo caso è necessario suddividere il paragrafo in due parti: la prima parte sarà dedicata alle funzioni di cottura e la seconda alle funzioni di personalizzazione delle impostazioni.

Funzioni di cottura

Le funzioni di cottura disponibili nei forni ad incasso sono molteplici, ma prima di vedere l’elenco nel dettaglio è necessario fare una piccola precisazione.

Solo i forni elettrici sono dotati di molteplici funzioni di cottura; la maggior parte dei modelli a gas, invece, non permette di selezionare diverse modalità. Sul mercato è possibile trovare alcuni forni a gas ibridi che dispongono anche di resistenze elettriche e turbine, che presentano comunque quasi sempre funzioni di cottura standard. Proprio per questo motivo in questo paragrafo ci occuperemo nello specifico di questo macrogruppo di prodotti, a cui appartengono i forni a convezione, i forni a ventilazione forzata ed i forni combinati. Abbiamo già osservato le modalità di cottura di base di questi forni, vediamo quindi le funzioni di cottura più particolari.

Grill

Si tratta del programma di cottura più diffuso, di cui dispone la maggior parte dei forni elettrici, anche quelli di fascia bassa. Questa funzione consente alla resistenza superiore di raggiungere temperature molto elevate, di circa 300-350 °C. In questo modo la parte superiore delle pietanze risulterà dorata e croccante in pochi minuti.

Vapore

La funzione vapore consente di trasformare il forno elettrico in un forno a vapore. Questo programma è solitamente presente nei modelli più recenti, appartenenti ad una fascia di prezzo alta. L’acqua necessaria alla produzione del vapore potrà essere prelevata da una caldaia esterna (vaschetta esterna), da una caldaia interna (vaschetta interna) o da un allaccio diretto alla rete idrica. La modalità di cottura a vapore permette di esaltare i sapori e di mantenere l’umidità all’interno dei cibi.

Microonde

In un forno da incasso con microonde la modalità di cottura a microonde permette di trasformare il forno elettrico in un forno a microonde. Dal punto di vista tecnico, il funzionamento di questa modalità di cottura è abbastanza intuitivo. Invece che attivare la ventilazione o il riscaldamento delle resistenze, si attiveranno le microonde.

Scongelamento

La modalità scongelamento permette di scongelare carne, pesce o verdure in modo sicuro senza alterare il gusto e la consistenza degli ingredienti. Essa funziona a basse temperature, se è presente la modalità microonde durante lo scongelamento il forno potrebbe sfruttare questa tecnologia, in alternativa sfrutterà il calore combinato di ventole e resistenze elettriche.

Lievitazione

Alcuni forni dispongono di questa particolare modalità di riscaldamento, che consente di trasformare la camera di cottura del forno in una camera di lievitazione. Tramite l’azione combinata di ventola e resistenze la temperatura interna rimarrà ad una temperatura costante di circa 25-30 °C per tutta la durata della lievitazione.

Yogurt

Spesso tra le funzioni di cottura è inclusa anche la funzione yogurt, che consente di realizzare questa preparazione sfruttando l’azione combinata di ventola e resistenze e mantenendo una temperatura interna bassa e costante per tutta la durata del processo.

Doppia camera di cottura

Alcuni dei modelli più moderni consentono di trasformare la camera di cottura del forno in una doppia camera di cottura. Con questi prodotti sarà quindi possibile impostare due temperature e due funzioni di cottura diverse e cuocere quindi due pietanze simultaneamente. Questa particolare funzione è però possibile solo nei forni elettrici termoventilati che dispongano di una doppia ventola posteriore.

Funzioni di personalizzazione delle impostazioni

Al di là della selezione della modalità di cottura, ogni forno elettrico (quelli a gas sono un discorso a parte, come abbiamo visto) presenterà alcune funzioni per raffinare il risultato finale della cottura.

Termostato

La regolazione della temperatura è fondamentale nei forni. In base al modello sarà possibile trovare un termostato unico con livelli di temperatura preimpostati o due termostati per la temperatura delle due resistenze, anch’essi con livelli di temperatura fissi. I prodotti più moderni, invece dei livelli di temperatura preimpostati, consentiranno la regolazione della temperatura con la selezione manuale dei gradi centigradi.

Timer

Si tratta di un’altra funzione fondamentale. Anche in questo caso sarà possibile trovare modelli con archi di tempo preimpostati (da 5 minuti in su) e modelli che invece consentono la selezione manuale con intervalli molto più brevi (circa 1 minuto).

Avvio ritardato

Una funzione strettamente legata al timer, che permette di impostare l’orario di attivazione del forno, solitamente programmabile fino a 24 ore prima.

Spegnimento automatico

È la classica funzione di spegnimento causa inutilizzo, presente anche in altri elettrodomestici da cucina.

Pre-riscaldamento rapido

Funzione molto utile che permette di riscaldare in modo rapido il forno. In circa 5 minuti il calore interno dovrebbe raggiungere i 180 °C.

Pulizia automatica

Si possono trovare due tipi di funzioni autopulenti: catalitiche o pirolitiche. La prima tipologia è legata ad un particolare materiale di rivestimento delle pareti, sul quale non si depositano i grassi prodotti dalla cottura. Questo materiale si pulisce autonomamente quando il forno è in funzione. I forni pirolitici invece hanno un particolare programma che aumenta la temperatura del forno (fino a 500 °C), facendo in modo che i depositi di grasso e sporco si dissolvano.

3. Struttura

Dopo aver osservato le caratteristiche tecniche passiamo in rassegna le caratteristiche strutturali dei forni da incasso. Come si evince dal nome si tratta di prodotti adatti ad essere inseriti in cucine componibili, quindi le loro dimensioni, interne ed esterne, seguiranno dei criteri standardizzati. La larghezza dei forni da incasso sarà quindi compresa tra i 55 e i 60 cm per i modelli classici, tra i 40 e i 45 cm per i modelli compatti e circa 90 cm per i modelli “big”.

A queste misure corrisponderanno i valori relativi alla capienza: i forni moderni standard avranno una capacità di circa 80 litri, i modelli big di oltre 65 litri e i modelli compatti di circa 35 litri. I dati relativi alle dimensioni del prodotto sono da valutare in relazione alle proprie esigenze sia di spazio che funzionali.

In base alle dimensioni ed in base alla capienza sarà presente un numero più o meno elevato di scanalature interne, da trasformare in eventuali ripiani.

Prendiamo ora in considerazione gli altri elementi strutturali più importanti, ovvero il tipo di porta, il tipo di incasso ed il tipo di pannelli di controllo.

Tipologia di porta

Le tipologie di porta possono essere suddivise in base alla modalità di apertura. La maggior parte dei modelli ha un’apertura a ribalta che, tramite una maniglia posizionata sulla parte superiore, farà ruotare lo sportello di 90°.

Altre tipologie di porta prevedono un’apertura laterale, che può essere da destra verso sinistra o viceversa, solitamente presente nei forni da incasso di piccole dimensioni.

Molto popolare negli ultimi anni è diventato anche il forno da incasso senza maniglia, ovvero un forno nel quale la maniglia è del tutto assente, sostituita o da una scanalatura, o nascosta attraverso una piccola ribaltina.

Oltre alla modalità di apertura consigliamo di valutare l’isolamento termico della porta: ciò risulta molto importante se si hanno bambini in casa che, toccando la porta del forno, potrebbero inavvertitamente procurarsi delle bruciature più o meno gravi.

Tipologia di incasso

Anche in questo caso possiamo distinguere due macrogruppi di prodotti: i forni da incasso che si posizionano sotto il piano cottura ed i forni che invece possono essere posizionati in altre zone della cucina.

La principale differenza tra le due tipologie riguarda il pannello di controllo: nel primo caso esso regolerà sia il forno che i vari fuochi, mentre nel secondo caso sarà indipendente e relativo solo al funzionamento del forno.

Tipologia di pannello di controllo

L’ultimo elemento strutturale da valutare è la tipologia di pannello di controllo. I forni più moderni saranno dotati di un pannello di controllo digitale, in cui sarà presente un display corredato da pulsanti o manopole dedicati alle varie funzioni. Questi modelli, oltre a risultare esteticamente più accattivanti, spesso implicano la possibilità di regolare in modo più dettagliato le varie funzioni di personalizzazione dei programmi di cottura. I forni classici sono invece dotati di un pannello di controllo che potremmo definire analogico, in cui le funzioni di cottura e le varie funzioni di personalizzazione saranno regolabili tramite specifiche manopole. Anche in questi casi potrebbe essere presente un display che segnala diversi dati.

4. Accessori

L’ultimo fattore da valutare riguarda gli accessori forniti in dotazione. Vediamo un breve elenco che racchiude i componenti extra più comuni.

Teglia a leccarda : si tratta della classica teglia piatta con i bordi leggermente rialzati, realizzata in metallo smaltato nero o in rame. Può servire come ripiano per cuocere diversi cibi contemporaneamente, può essere usata come teglia per alcune preparazioni (pizze, torte rustiche, biscotti o lievitati) e può fungere da base per raccogliere succhi di cottura quando si griglia;

: si tratta della classica teglia piatta con i bordi leggermente rialzati, realizzata in metallo smaltato nero o in rame. Può servire come ripiano per cuocere diversi cibi contemporaneamente, può essere usata come teglia per alcune preparazioni (pizze, torte rustiche, biscotti o lievitati) e può fungere da base per raccogliere succhi di cottura quando si griglia; Griglie : una o più griglie sono sempre fornite in dotazione e servono essenzialmente per suddividere lo spazio interno del forno, ma possono essere utilizzate anche per specifiche preparazioni (ad esempio gli arrosti, ponendo la teglia a leccarda alla base per raccogliere i succhi di cottura);

: una o più griglie sono sempre fornite in dotazione e servono essenzialmente per suddividere lo spazio interno del forno, ma possono essere utilizzate anche per specifiche preparazioni (ad esempio gli arrosti, ponendo la teglia a leccarda alla base per raccogliere i succhi di cottura); Girarrosto : in un forno da incasso con girarrosto si trova uno spiedo rotante da incastrare alle due pareti laterali del forno. Questo accessorio viene sempre fornito in dotazione se è presente la funzione di cottura girarrosto. Lo spiedo può contenere uno o due volatili, a seconda del modello di forno;

: in un forno da incasso con girarrosto si trova uno spiedo rotante da incastrare alle due pareti laterali del forno. Questo accessorio viene sempre fornito in dotazione se è presente la funzione di cottura girarrosto. Lo spiedo può contenere uno o due volatili, a seconda del modello di forno; Termometro sonda: si tratta di un termometro per arrosti, integrato al forno, che restituisce la temperatura interna di questo tipo di pietanze. Si tratta di un accessorio opzionale molto particolare solitamente presente nei modelli di fascia alta, che permette di visualizzare i valori relativi alla temperatura sul display esterno.

Altri fattori da tenere in mente per la scelta del forno da incasso

I materiali sono importanti?

Pur trattandosi di un elemento da tenere in considerazione, è necessario sottolineare che la maggior parte dei forni da incasso è realizzata con gli stessi materiali. Le pareti interne sono solitamente in alluminio smaltato o in acciaio inox; i modelli più avanzati, dotati della funzione di pulizia automatica, avranno invece un rivestimento realizzato in un particolare materiale che non lascia aderire residui di grasso.

La porta del forno è invece in vetro temperato. In base ai modelli troveremo due, tre o quattro lastre di vetro sovrapposte: un maggior numero di lastre equivale ad un maggiore isolamento termico della porta.

L’esterno del forno, le maniglie e le rifiniture sono invece quasi sempre in acciaio inox.

Il prezzo è importante?

Il prezzo dei forni da incasso è sicuramente l’elemento che varia di più in base ai modelli. Attualmente sul mercato si possono trovare prodotti appartenenti a fasce di prezzo molto distanti tra loro: i forni più economici avranno un prezzo che va dai 200 ai 300 €, i forni di fascia media saranno compresi fra i 300 e i 600 €, mentre i forni di fascia alta possono anche superare i 1000 €. Questo gap significativo è dovuto principalmente al meccanismo di funzionamento ed alle funzioni integrate; i modelli di fascia alta, infatti, pur essendo pensati per un uso domestico, permettono di personalizzare la cottura proprio come in una cucina professionale.

I modelli economici, invece, solitamente sono abbastanza semplici: spesso si tratta di forni a convezione, che non presentano neanche la modalità di cottura ventilata.

Piuttosto che considerare il prezzo, consigliamo di tenere presente tutti gli altri fattori illustrati nei paragrafi precedenti, valutandoli in base alle vostre esigenze specifiche.

Ricordiamo infine di prestare particolare attenzione alla classe di efficienza energetica; i modelli più innovativi infatti, pur essendo più costosi, permetteranno di risparmiare in maniera incisiva sulla bolletta dell’energia elettrica.

La marca è importante?

I brand che producono grandi elettrodomestici sono davvero tanti, ma non tutti assicurano prodotti di qualità. Tra i produttori di forni da incasso troviamo sicuramente dei marchi leader, che realizzano prodotti di qualità a prezzi competitivi. I brand più noti sono Electrolux, Samsung, Smeg, Candy, Bosch, Whirlpool, Indesit e Hotpoint-Ariston, tutti marchi pienamente affermati sul mercato degli elettrodomestici. Questi brand offrono prodotti appartenenti a tutte le fasce di prezzo, permettendo di soddisfare le esigenze di ogni tipologia di utenti.

Nei negozi specializzati e sui siti web dedicati a questi prodotti sarà comunque possibile trovare prodotti di altri brand meno conosciuti; prima di acquistare questi modelli, però, consigliamo di controllare attentamente le caratteristiche tecniche, così da essere certi che il prodotto sia in grado di soddisfare le vostre necessità.

Domande frequenti

Meglio un forno da incasso o un fornetto?

Per la cottura, il riscaldamento, lo scongelamento degli alimenti esiste anche una soluzione più in piccolo e ad installazione libera: il fornetto elettrico. Chi non fa un grande uso del forno in generale può legittimamente chiedersi se non valga la pena di optare, piuttosto che per un forno da incasso, per uno di questi fornetti: sono senz’altro più economici e svolgono le stesse funzioni di base.

Bisogna tenere presente che i fornetti elettrici, però, occupano spazio sui ripiani della cucina e non sono particolarmente capienti: possono dunque comportare un ingombro eccessivo e impedire la cottura o il riscaldamento di grandi quantità di cibo. Sono dunque adatti solamente a single o coppie, e solamente per un uso non intensivo.

Come misurare il forno da incasso?

Poiché le misure dei forni da incasso sono standardizzate (60, 90 e ultimamente sono comparsi anche forni da 45 cm) non ci sarà un reale bisogno di prendere le misure per creare un vano di dimensioni adeguate nei mobili della cucina. Queste sono le misure del vano necessarie per ciascuna “taglia” di forno:

45 cm : L=41,3 cm; A=57 cm; P=55 cm

: L=41,3 cm; A=57 cm; P=55 cm 60 cm : L=56 cm; A=58 cm; P=55 cm

: L=56 cm; A=58 cm; P=55 cm 90 cm: L=86 cm; A=58 cm; P=55 cm

Come sostituire il forno da incasso?

La sostituzione del forno da incasso è un’operazione che possiamo demandare a un tecnico installatore, soprattutto se abbiamo acquistato il forno presso un negozio di elettrodomestici, esercizi che solitamente offrono anche un servizio di consegna e installazione a domicilio. Montare il forno nella cucina, a patto di aver rispettato le misure di cui sopra, non è particolarmente complesso: se optiamo per il fai-da-te dobbiamo seguire alcuni elementari step.

Come smontare il forno da incasso

Abbiamo portato a casa il nostro nuovo forno da incasso e dobbiamo sostituirlo a quello vecchio: dobbiamo armarci di cacciaviti, olio di gomito, possibilmente un aiutante e stracci o tappetini per proteggere il pavimento. Consigliamo di staccare la corrente prima di cominciare il lavoro, dopodiché procediamo come segue:

Posizionare stracci e tappetini protettivi ai piedi e davanti al forno

Aprire il portellone

Svitare tutte le eventuali viti che fissano il frontale del forno al mobile

tutte le eventuali viti che fissano il frontale del forno al mobile Svitare le viti che, all’interno della camera di cottura, fissano i lati del forno al vano del mobile

Sfilare gradualmente il forno dal vano, badando a non farlo cadere all’indietro o in avanti (è bene farsi aiutare in questa fase)

il forno dal vano, badando a non farlo cadere all’indietro o in avanti (è bene farsi aiutare in questa fase) Una volta sfilato, staccare la spina dalla presa o staccare l’eventuale mammut di collegamento all’impianto elettrico

Come montare il forno da incasso

Tolto di mezzo il vecchio forno, dobbiamo installare quello nuovo. Come operazione preliminare potrebbe essere necessario montare una spina: molti modelli vengono venduti senza. Se scegliamo di montare una spina e non di collegare direttamente il forno all’impianto elettrico per mezzo di un mammut, consigliamo di optare per una spina “salvaspazio” appiattita in senso verticale, e ovviamente che regga la potenza massima assorbita dal forno. Ovviamente, anche per il montaggio e collegamento del forno da incasso, consigliamo di lavorare con la corrente staccata.

Ecco come dobbiamo procedere:

Accostare il forno al vano, posizionandolo sui tappetini protettivi

Infilare la spina o realizzare il collegamento elettrico

o realizzare il collegamento elettrico Posizionare il cavo di alimentazione in modo che non venga mai a contatto con parti calde

Infilare il forno nella nicchia

Aprire il portello e stringere le eventuali viti di fissaggio laterali

Fissare le viti frontali

Quale forno da incasso scegliere per una cucina in muratura?

Se progettate con cura, le cucine in muratura non pongono particolari problematiche per l’incasso degli elettrodomestici: possiamo dunque scegliere il forno da incasso che preferiamo, ponendoci semmai una questione di stile. Le cucine in muratura hanno infatti di solito un aspetto “rustico”, per cui si accompagnano piuttosto bene ad elettrodomestici dalle linee retro.

Quale forno da incasso scegliere per fare la pizza?

La preparazione domestica della pizza sta diventando sempre più diffusa, ed i forni da incasso oggi disponibili, soprattutto quelli di alta gamma, offrono sempre più spesso funzioni e accessori dedicati proprio alla pizza. Anche senza acquistare un forno molto costoso, però, possiamo preparare le nostre pizze fai-da-te scegliendo un modello che abbia almeno le seguenti caratteristiche:

Cottura statica : la pizza non va cotta con la ventilazione, altrimenti viene troppo secca. Serve un forno che permetta anche la cottura statica

: la pizza non va cotta con la ventilazione, altrimenti viene troppo secca. Serve un forno che permetta anche la cottura statica Temperatura elevata : la cottura della pizza richiede temperature molto elevate, idealmente oltre i 350 °C (meglio se si arriva a 400)

: la cottura della pizza richiede temperature molto elevate, idealmente oltre i 350 °C (meglio se si arriva a 400) Doppia resistenza : meglio scegliere un forno che abbia una serpentina sul fondo ed una sul soffitto, così da poter posizionare la teglia con la pizza direttamente sul pavimento, il più vicina possibile alla fonte di calore

: meglio scegliere un forno che abbia una serpentina sul fondo ed una sul soffitto, così da poter posizionare la teglia con la pizza direttamente sul pavimento, il più vicina possibile alla fonte di calore Pietra refrattaria: raramente la si trova in dotazione, ma l’uso di una lastra in pietra refrattaria (da preriscaldare insieme al forno) aiuta ad ottenere una pizza di buona qualità

Ricordiamo comunque che per la preparazione di pizze tonde di dimensioni medio-piccole è possibile optare anche per un forno elettrico per pizza apposito.

Quale forno da incasso scegliere per fare i dolci?

Sostanzialmente qualunque forno da incasso è adatto alla preparazione dei dolci, siano essi lievitati o meno. Le temperature richieste per le preparazioni dolciarie non sono infatti particolarmente alte, vanno di solito dai 180 ai 200 °C, temperature raggiunte da qualunque modello oggi in commercio.

Il tipo di cottura richiesto dalle ricette è di solito del tipo statico, pertanto l’unico aspetto a cui prestare davvero attenzione è che il forno da noi scelto preveda almeno questa modalità di funzionamento (la maggior parte prevede la possibilità di scelta tra cottura ventilata e statica).

Quale forno da incasso scegliere per fare il pane?

Come nel caso della pizza, anche la produzione casalinga del pane è diventata negli ultimi anni molto popolare: ne è testimone il fatto che un elettrodomestico come la macchina del pane abbia visto nell’ultima decade un vero e proprio boom di vendite.

Chi ha però tempo e piacere per preparare il pane di persona, anziché affidare tutte le fasi ad una macchina, potrà servirsi semplicemente del forno casalingo ed eventualmente di una planetaria, se fare l’impasto dovesse risultare troppo faticoso. Per una buona cottura del pane serve un forno che:

Permetta sia cottura ventilata, sia statica : a seconda delle dimensioni del forno stesso l’una può offrire risultati migliori dell’altra, ma bisogna sperimentare un po’

: a seconda delle dimensioni del forno stesso l’una può offrire risultati migliori dell’altra, ma bisogna sperimentare un po’ Raggiunga i 280-300 °C: anche se il pane si cuoce di solito a 220 °C, il preriscaldamento deve avvenire alla temperatura massima

È interessante notare che il forno può essere utilizzato anche nella fase di lievitazione dell’impasto, per abbreviarne notevolmente la durata: alcuni forni, come abbiamo visto, hanno un’apposita funzione dedicata proprio alla lievitazione, ma in generale basta scaldare il forno ad una temperatura di non più di 50 °C e infornare l’impasto. Al raggiungimento del volume desiderato si potrà spegnere il forno ed estrarre l’impasto.

Quale forno da incasso per esterno?

Per l’installazione in esterno i forni da incasso casalinghi non sono idonei, ovviamente per una questione di isolamento dagli agenti atmosferici. I forni da incasso specifici per l’esterno sono quasi esclusivamente forni a legna, che si possono incassare in una struttura in muratura realizzata a misura. La scelta è di solito tra un forno “classico”, con camera parallelepipeda adatta alla cottura di svariate pietanze, e un forno da pizza, a cupola idoneo appunto alla cottura delle pizze e altri prodotti di panificazione.

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