In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore essiccatore per funghi.

Nella guida di oggi vedremo insieme come scegliere un essiccatore per funghi e come trovare il modello perfetto per ogni esigenza. L’essiccazione è un’operazione davvero utile, in quanto consente una perfetta conservazione dei cibi, e avviene in maniera del tutto naturale. Considera infatti che sono svariati secoli che questa tecnica viene adottata dalle civiltà di tutto il mondo, e che ancora oggi dimostra di avere svariati vantaggi. Inoltre, la tecnologia ha fatto passi in avanti notevoli e attualmente tutti noi possiamo sfruttarla per riuscire ad essiccare gli alimenti.

Come Scegliere Essiccatore per Funghi

Scopriamo quindi tutti gli aspetti da valutare per comprare un essiccatore di qualità.

Tecnologie di essiccazione

Non tutti gli essiccatori sono uguali, considerando che ci sono i modelli che possiamo usare in casa e quelli che invece di solito vengono impiegati nel settore della ristorazione. Risulta essere chiaro che avendone la possibilità sarebbe meglio scegliere i secondi, ma possono avere un prezzo molto alto, superiore a 500 euro.

Le differenze tra le due tipologie le troviamo soprattutto a livello tecnologico, considerando che i sistemi per l’essiccazione dei funghi sono diversi. Il primo è detto ibrido, e sfrutta due tecnologie insieme, ovvero quella ad ombra e il sistema solare. Il secondo funziona invece attraverso l’emissione di una serie di raggi infrarossi, è il più recente ed è anche il più rapido nella fase di essiccazione del cibo.

Poi c’è una terza tipologia di essiccatore, che è anche la più diffusa in ambito domestico, per via di un costo sostenibile e alla portata di tutti, da 40 a 150 euro circa. In questo caso la tecnologia che permette di essiccare gli alimenti sfrutta una resistenza che viene riscaldata da un motore, alzando così le temperature interne. Anche in questo caso però possiamo trovare alcune differenze, come la modalità di erogazione del getto di aria calda, che può avvenire in orizzontale o verticalmente. Questo è un dettaglio importante perché, a seconda della direzionalità del flusso di calore, l’essiccatore può essere più o meno efficace.

-Riscaldamento verticale

Nei modelli verticali la resistenza può essere posizionata o sul fondo dell’essiccatore o nella parte interna del coperchio. La ventola che permette la diffusione del calore si trova ovviamente dal lato opposto, quindi in cima se il fornello è in basso o sulla base se la resistenza è in alto. Il nostro consiglio è di preferire i modelli con la resistenza collocata nella zona superiore, in quanto il sistema in questione migliora la propagazione del calore verso il basso e semplifica anche la pulizia del fondo dell’apparecchio. Un altro vantaggio di questi modelli è il minore grado di umidità che si viene a creare all’interno della camera, il che favorisce un’essiccazione più rapida dei funghi.

-Riscaldamento orizzontale

In questo caso la ventola non viene posizionata sul fondo o sulla parte interna del coperchio, ma lateralmente, quindi a destra o a sinistra della camera di riscaldamento. Si tratta della tipologia più costosa in assoluto, in ambito domestico, per via dei suoi grandi vantaggi. Per prima cosa, il calore non viene ostacolato e può propagarsi in maniera molto più efficace avvolgendo tutti i vassoi allo stesso tempo. In questo modo viene garantita un’essiccazione di pari livello per tutti gli alimenti, e inoltre si evita che gli aromi possano mescolarsi fra loro. Risulta essere il sistema migliore per evitare l’accumulo eccessivo di umidità, in quanto il vapore acqueo prodotto viene di fatto espulso da una ventola situata sull’altro lato della camera.

Caratteristiche strutturali

Prima di comprare un essiccatore per funghi, ti consigliamo di studiare sempre la struttura del dispositivo che stai per comprare. Facciamo riferimento ad alcuni valori importanti come il peso. lo spazio occupato e la tipologia di vassoi, che approfondiremo tra poco.

Per prima cosa, sappi che i più compatti sono gli essiccatori per funghi con forma tonda, somiglianti ad una pentola elettrica. Quelli rettangolari sono i più ingombranti, nonostante esistano anche in questo caso dei modelli più piccoli rispetto ad altri.

Il peso può invece variare in base ai materiali utilizzati, e si va da 1,5 chili circa fino a superare 5 chili, se mettiamo a confronto i modelli in plastica con quelli in acciaio inox.

Come detto, conta molto anche il numero dei vassoi, dato che in quelli di forma rettangolare e con resistenza laterale abbiamo la possibilità di gestirne di più. Di solito si parte da un minimo di un vassoio fino ad un massimo di sei6, ma c’è un altro aspetto molto importante che devi conoscere. Ti stiamo parlando della possibilità di gestirli e di rimuoverli all’occorrenza, che ti viene data soltanto negli apparecchi con propagazione del calore in verticale. In questi prodotti puoi infatti inserire il numero di vassoi che preferisci, rimuovere gli altri e sistemare la calotta del coperchio. Nei modelli con resistenza orizzontale, invece, non puoi rimuovere nessun vassoio, quindi non puoi ridurre lo spazio occupato dall’apparecchio.

Gli essiccatori verticali e con vassoi removibili sono ideali per un utilizzo non professionale e sporadico, e per chi non ha la necessità di essiccare molti alimenti. I modelli rettangolari e con propagazione del calore orizzontale sono invece perfetti per chi vuole un dispositivo più performante, e più capiente. Di contro, tieni sempre a mente che in questi ultimi non potrai rimuovere i vassoi, quindi occuperanno sempre spazio sul piano di lavoro.

Prestazioni e funzionalità

Tutti i modelli di essiccatori per funghi ti permettono di regolare la temperatura entro un certo minimo ed un certo massimo e l’intervallo è quasi sempre lo stesso. Si parla di un massimo intorno a 130 gradi, ed è importante che sia presente un termostato regolabile, così da selezionare con estrema precisione il calore desiderato. Anche i minimi sono importanti, e in questo caso i migliori modelli riescono ad emettere una temperatura intorno ai 20 gradi circa. Fai attenzione alla modalità di selezione della temperatura, che può andare per livelli o per gradi, e la seconda è la migliore.

Naturalmente ci sono altri dettagli da considerare, come la presenza di un eventuale schermo digitale, che facilita la selezione del calore e delle funzionalità.

Tra le opzioni più utili e spesso frequenti negli essiccatori per alimenti troviamo il timer, fondamentale per i cibi che richiedono un processo di essiccazione più lungo e delicato. In tal caso si può arrivare ad un tempo massimo di 30 ore circa, ma soltanto nei modelli professionali, mentre la media si attesta intorno alle 12 ore.

Se desideri comprare un essiccatore di grande qualità, assicurati che siano presenti dei programmi preimpostati. In genere questi ti permettono di selezionare delle modalità già pronte, per esempio per l’essiccazione dei funghi, senza dover modificare manualmente le impostazioni del calore e il timer. Nei prodotti più avanzati ci sono addirittura dei sensori interni, capaci di rilevare il grado di umidità dei cibi e di impostare di conseguenza i valori migliori per essiccarlo. In sintesi, funzionano in maniera del tutto indipendente, sollevando così l’utente da qualsiasi disturbo. Considera però che questi dispositivi hanno un costo molto elevato, e spesso sono eccessivi per un utilizzo in casa, dato che sono più adatti per i professionisti o per i grandi appassionati.

Essiccatori per Funghi più Venduti

Nella seguente tabella è possibile trovare un elenco degli essiccatori per funghi più venduti online in questo momento. Cliccando i diversi prodotti presenti nell’elenco viene visualizzata una nuova pagina all’interno della quale è possibile leggere le caratteristiche tecniche e le opinioni di chi ha provato i prodotti.

Ultimo aggiornamento 2021-12-07 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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