Funzionamento e tipologie

Per quanti hanno deciso di adottare una dieta crudista o abbattere il consumo di cibi conservati, essiccare frutta e altre materie prime da sè può rivelarsi molto utile. Affidarsi ad un essiccatore alimentare è quindi una scelta previdente per preservare le qualità organolettiche delle risorse che si intende impiegare e garantirsi un’alimentazione quotidiana più sana e gustosa.

Ma come funzionano gli essicatori? Il processo che essi adottano si basa su un principio semplice ma efficace, che sostituisce egregiamente le tecniche classiche per cui ci si affidava esclusivamente al calore del sole. Si tratta di elettrodomestici dalle dimensioni variabili, dotati di un corpo centrale all’interno del quale una resistenza viene scaldata elettricamente producendo, ovviamente, calore.

Questo viene diffuso all’interno dell’abitacolo mediante l’azione di una ventola che, in base al modello scelto, può essere posta sulla base, sul coperchio o sul retro del macchinario. In commercio si possono trovare principalmente due modelli di essiccatore per alimenti: essicatore orizzontale ed essicatore verticale.

Tipologia Verticale Orizzontale Caratteristiche La ventola è posta sopra o sotto i vassoi, l’umidità tende a muoversi in base alla direzione dell’aria. I cibi più vicini alla resistenza sono pronti in minor tempo La ventola è posta sulla parete posteriore della macchina e diffonde in maniera uniforme il calore verso tutti i vassoi contemporaneamente Vassoi Da 1 a 6, solitamente con una capienza massima di circa 3 kg in base al modello Da 1 a 18 nei modelli semiprofessionali, capienza fino a 6 kg circa Vantaggi Sono i modelli più economici in termini di spesa e di spazi, visto che si può scegliere di ridurre l’ingombro in altezza usando meno vassoi L’aria circola in modo migliore, odori e aromi non si mischiano, il processo è più rapido e maggiormente uniforme Uso Domestico o saltuario Professionale o frequente Consigliato per Chi vuole sperimentare in modo amatoriale o solo per determinati ingredienti Chi necessita di fare scorte consistenti di vari alimenti per via di particolari regimi alimentari

Se nel modello verticale liquidi o briciole potrebbero cadere in basso e finire sulla ventola, questo problema non si presenta qualora si scelga un apparecchio dotato di ventilazione laterale o posta subito sotto il coperchio, soluzioni da prediligere per una manutenzione ed una detersione più veloci.

Ruotare la posizione dei vassoi un paio di volte aiuta ad ottenere un risultato più uniforme se si usa la tipologia verticale

Prima di procedere con l’acquisto di un essiccatore frutta è consigliabile valutare con attenzione anche le dimensioni e assicurarci che questo possa rimanere esposto in cucina o riposto comodamente in uno stanzino senza che intralci le operazioni quotidiane mentre compie il suo lavoro di essiccazione.

Gli apparecchi domestici hanno generalmente forma compatta, cilindrica o parallelepipedale e priva di sporgenze irregolari, un’altezza che non supera i 30 cm e un diametro o una larghezza simile: tali dimensioni consentono di lavorare notevoli quantità di cibo pur mantenendo i consumi sotto controllo. Il peso da vuoto può oscillare da un minimo di 1 kg, nei modelli più basici, sino agli oltre 6 kg dei modelli più performanti.

L’ultimo aspetto, ma non meno importante, è il design del modello da scegliere, che non è un fattore da sottovalutare se prevediamo di voler tenere il nostro essiccatore per frutta in bella mostra. Sarebbe certo meglio optare per apparecchi che abbiano uno stile sobrio ed essenziale che non faccia a pugni con il resto dell’arredamento e con quello degli altri strumenti da cucina.

Motore e componenti

La struttura degli essiccatori per alimenti è piuttosto semplice ed il funzionamento di questi apparecchi è facile da capire e mettere in atto con pochi gesti ed in una manciata di minuti. Le parti principali sono:

Motore Ventola Struttura portante Vassoi o contenitori

Chiaramente, la potenza del motore influenza in maniera notevole le tempistiche di essiccazione e le temperature che l’apparecchio è in grado di garantire. Più potente è il motore, più velocemente la temperatura adatta viene raggiunta, di conseguenza il processo viene completato con successo e in maniera più rapida. Inoltre, i motori dotati di ventilazione centralizzata sono in grado di asciugare più velocemente rispetto agli altri modelli.

La ventola deve sempre essere grande a sufficienza per muovere l’aria in modo continuo, impedendo all’umidità di inficiare il processo di essiccazione. In alcuni casi le ventole sono 2 o più, in proporzione al numero di vassoi e alle dimensioni dell’apparecchio, e sono solitamente segno di una potenza maggiore del motore, in grado di avviarle e sostenerne lo sforzo anche per lunghe sessioni.

La potenza del motore può variare in un range compreso tra i 120W e i 1000W

La struttura portante deve essere sufficientemente resistente da poter sopportare le alte temperature per periodi prolungati e abbastanza robusta da non usurarsi se usata frequentemente. Un macchinario domestico in media non dovrebbe pesare più di 3 kg e misurare non oltre 30 cm in altezza: dimensioni e peso superiori potrebbero risultare ingombranti e poco pratici, per questo motivo orientarsi verso un apparecchio compatto è sempre la soluzione ideale.

I contenitori o vassoi, infine, sono una parte fondamentale di ogni essiccatore per alimenti: infatti, ne determinano la capienza e la versatilità. Sono generalmente realizzati in plastica BPA free, visto che si tratta di elementi che devono resistere al calore senza creare problemi di emissioni nocive, oppure in acciaio inox.

Il fondo può essere a rete, più o meno fitta, o presentare una superficie piana non forata, permettendo così anche la disidratazione di salse o puree con essiccatore frutta. In alcuni casi, la distanza tra un cestello e l’altro può essere regolata per permettere di essiccare agevolmente qualsiasi tipo di alimento, a prescindere da grandezza e spessore dello stesso.

Una soluzione di qualità dovrebbe essere dotata di almeno 4-5 vassoi removibili e sostituibili che possano essere usati tutti contemporaneamente o solamente uno alla volta, a seconda delle esigenze. In alcuni casi, in dotazione sono inclusi comodi fogli antiaderenti che evitano ad eventuali liquidi di colare nelle zone sottostanti per un processo più igienico e migliore.

Funzioni e praticità d’uso

Che si tratti di un piccolo elettrodomestico essenziale o di una scelta semi-professionale, un essiccatore per alimenti può essere dotato di una serie di interessanti funzioni che possono facilitare le lavorazioni e renderle più sicure e comode.

A queste si può avere accesso mediante una semplice manopola girevole, con la quale settare temperature e tempi, o mediante una pulsantiera posta solitamente sul fronte dell’apparecchio, che può anche avere una sorta di pannello di controllo da cui effettuare le operazioni.

Le luci interne facilitano il monitoraggio dell’andamento del processo

A meno che non si tratti di uno di quei costosi apparecchi con rilevatore di umidità automatico, in grado di adattare durata e temperature in base ai dati raccolti, solitamente è possibile invece avvalersi di un termostato regolabile, che indica o i gradi o i livelli tra i quali scegliere il più idoneo in base all’alimento che trattiamo.

Altrettanto regolabile è la lunghezza del processo se l’ essiccatore frutta è provvisto di un timer, sul quale fissare il termine dell’attività dopo un certo numero di ore, il cui massimo può andare da 12 fino a oltre 30 per prodotti che richiedono una maggiore lentezza ed accuratezza. Se si vuole si può approfittare anche di alcuni programmi preimpostati che, in base a peso e alimento selezionato, avviano una sessione standard adeguata.

Infine, sebbene sembri futile parlarne, il pulsante on/off è utile e prezioso, visto che l’ essiccatore professionale è uno di quegli elementi che solitamente rimane stabilmente in esposizione sul piano di lavoro e attaccato alla presa di corrente. Il tasto, soprattutto se supportato da spie luminose o segnali acustici, ci indica se il macchinario è in funzione o se ha terminato l’attività, e ci evita di sprecare inutilmente energia quando non serve.

Tempistiche di essiccazione

A seconda della potenza del nostro essiccatore per frutta e della quantità di cibi da disidratare, le tempistiche per portare a termine il processo possono variare.

Alimenti Tempistiche medie a 40°/60° C Albicocca, uva 24 – 36 Ore Banana, funghi 8 – 10 Ore Ciliegia, pera 24 – 36 Ore Mela 6 – 12 Ore Erbe aromatiche o officinali 12 – 24 Ore Carciofo 4 – 6 Ore Pomodoro 7 – 9 Ore Carota, zucchine 10 – 12 Ore Cipolla 3 – 9 Ore Melanzane 12 – 14 Ore Peperone, peperoncini 12 – 18 Ore Zucca 10 – 16 Ore Pasta all’uovo 14 – 16 Ore Carne 10 – 12 Ore Pesce 8 – 12 Orenn

Vegetali e frutti particolarmente ricchi di succhi come la pera o l’albicocca impiegano moltissime ore per essiccarsi completamente, mentre elementi come la cipolla o l’aglio possono essere disidratati con tempistiche piuttosto contenute.

Ad ogni modo, grazie agli essiccatori è possibile ridurre i tempi in maniera notevole rispetto a quelli che richiederebbe un’essiccazione effettuata al sole o adoperando il forno tradizionale. Infine, non dimentichiamo che anche l’ambiente fa la differenza: essiccare in una stanza molto umida o soleggiata potrebbe richiedere periodi più lunghi rispetto ad un processo effettuato in un ambiente fresco e secco.

Manutenzione e consumi

Sono molti coloro che, prima dell’acquisto delle essiccatrici, pur desiderandole ardentemente per via delle infinite potenzialità che questo tipo di lavorazione offre, si interrogano riguardo ai loro consumi. Ciò soprattutto per via del fatto che queste debbano essere lasciate in azione per ore e ore consecutive, a volte anche più di un giorno.

In realtà, però, questi apparecchi vengono generalmente realizzati facendo attenzione al loro impatto ecologico: l’impianto termo-ventilante, quindi, è pensato in modo da ridurre al minimo le spese, massimizzando, allo stesso tempo, l’efficacia. Chiaramente, più potente è un essiccatore per alimenti, più alti saranno i consumi, sebbene i periodi di lavorazione si riducano notevolmente, ragion per cui è importante fare le proprie considerazioni prima di decidere.

Riempito interamente o per metà, i consumi dell’essiccatore rimangono gli stessi, perciò è sempre meglio lavorare su quantitativi maggiori

Inoltre, per funzionare correttamente e non incepparsi, un essiccatore alimentare deve essere sottoposto ad una manutenzione costante ed accurata. I vari cestelli devono essere puliti dopo ogni utilizzo per evitare che si formino incrostazioni e che i materiali si danneggino.

Generalmente, è consigliato utilizzare solamente dell’acqua per pulirli, magari con una spugnetta o una spazzola dalle setole in nylon, poiché i detersivi potrebbero risultare corrosivi, rovinare alcune componenti o accelerare il processo di usura. L’utilizzo di poco detergente neutro è consentito, meglio se biologico e con un risciacquo prolungato per eliminare ogni traccia.

Ad ogni modo, c’è anche chi preferisce accelerare le cose e lavare le parti in lavastoviglie. Prima di far questo però è bene leggere le indicazioni contenute nella confezione e accertarsi che le dimensioni dei vassoi e del coperchio siano compatibili con i cestelli e consentano all’elica di ruotare senza problemi.

Preparazione dei cibi

Non essendo possibile inserire cibi interi all’interno di un essiccatore per alimenti, il processo di preparazione è tanto importante quanto quello di disidratazione stesso. Per quanto riguarda questa fase, ci sono una serie di regole da seguire, soprattutto quando parliamo di essiccatore frutta e ortaggi:

Frutta e verdura devono essere maturi al punto giusto: ingredienti acerbi potrebbero divenire insapore mentre, se troppo maturi, tenderebbero a diventare pastosi e fibrosi. Tagli e preparazioni possono essere di diverso tipo, in base alle preferenze: meglio realizzare sempre pezzi uniformi, possibilmente non troppo grandi, per una disidratazione omogenea. È importante posizionare fette o pezzi in maniera corretta per evitare che, una volta iniziata l’essiccazione, si chiudano su se stessi e non si disidratino a dovere.

Infine, chi volesse essiccare frutti di dimensioni ridotte come uva, mirtilli o ciliegie dovrà fare i conti con la buccia. Date le misure minute, questi frutti non vengono generalmente tagliati in pezzi prima di procedere all’essiccazione, ma la loro buccia è resistente e tende a trattenere l’acqua e a rallentare il processo. In questi casi, ci sono due possibili soluzioni:

rompere la buccia o praticare piccoli tagli sulla superficie del frutto

rendere la buccia permeabile immergendo gli elementi in acqua molto calda e subito dopo in acqua molto fredda.

In questa maniera l’umidità interna evaporerà più facilmente garantendoci risultati migliori. Per quanto riguarda invece le operazioni da eseguire su carne e pesce, questi devono essere preventivamente privati delle parti grasse e tagliati in fette sottili in maniera perpendicolare rispetto al senso che presenta la fibra. Questi pezzi possono essere insaporiti da varie spezie, secondo il proprio gusto, o da marinature specifiche da effettuare in frigo anche per 12 ore.

Un pizzico di sale aiuterà il processo assorbendo l’umidità

Si potrà successivamente procedere con l’asciugatura, tamponando con semplice carta da cucina, e la disposizione ordinata all’interno dei cestelli per ottenere una scorta di carne o pesce sempre disponibile in dispensa o nel congelatore. Allo stesso modo si potrà procedere anche con l’essiccazione di seitan e tofu, per una dieta vegetariana gustosa e più varia.

Conservazione, consumo e reidratazione

Per quanto sia vero che i prodotti essiccati possano resistere anche per anni, ci sono una serie di indicazioni da seguire per massimizzarne la durata e per evitare che la qualità e il gusto ne risentano:

Meglio conservare i cibi in ambienti bui e freschi: umidità e calore facilitano la deteriorazione

Gusto e consistenza sono di qualità superiore se il consumo avviene entro il primo anno

I contenitori di vetro, per via del loro alto livello di isolamento, sono i più adatti a conservare

Il sottovuoto in buste di plastica specifiche è indicato per conservazioni molto lunghe

È buona norma controllare periodicamente lo stato di conservazione dei cibi disidratati

La verdura essiccata ha una durata inferiore di quasi la metà rispetto a quella della frutta

Una volta sicuri che la conservazione stia procedendo nella maniera corretta, possiamo pensare a come consumare i prodotti. Visto che anche carne, bacche, erbe e pesce possono essere tranquillamente trattati con un essiccatore per alimenti, come mangiare ciò che è stato disidratato? Le opzioni sono due, ovvero mangiare i cibi ancora essiccati oppure effettuare una reidratazione.

L’essiccatore frutta, per esempio, può creare delizie disidratate per insaporire lo yogurt o i cereali del mattino, e la verdura disidratata può essere sgranocchiata di fronte alla tv o in momenti di relax. Per trovare ispirazione sul modo di impiegare e prepararele nostre scorte è spesso sufficiente consultare il manuale di istruzioni sotto la voce “essiccatore ricette”.

Ricordiamoci però che ad 1 solo etto di frutta essiccata corrisponde circa 1 kg di prodotto fresco. Poichè né le fibre né tantomeno gli zuccheri evaporano insieme all’acqua non è mai saggio eccedere con i consumi o ci ritroveremo, senza accorgercene, a fare sì un’alimentazione più sana ma ad assumere più calorie.

In poche ore e a basse temperature sarà possibile essiccare anche decorazioni in pasta di zucchero da tenere pronte all’occorrenza per chi pratica cake design

In altri casi, però, è necessario reidratare i cibi per completare le ricette nella maniera corretta o per apprezzare appieno ogni sapore. Nell’eventualità che si decida di procedere con la reidratazione, le tecniche da poter impiegare sono due:

Lasciare gli ingredienti in ammollo per alcune ore in acqua o altri liquidi come latte o vino, procedura indicata per i funghi secchi o le erbe; Versare i cibi in una pentola piena d’acqua e portare lentamente ad ebollizione: questo metodo richiede circa 30 minuti per essere completato correttamente.

Vantaggi dell’essiccazione

Come accennavamo, un buon essiccatore per alimenti professionale è in grado di rimuovere l’acqua dai cibi. Questo processo ha moltissimi vantaggi:

Le proprietà nutritive, le vitamine e i sali minerali rimangono per lo più invariate

Le proprietà organolettiche vengono spesso esaltate, grazie anche alla consistenza croccante

Non c’è bisogno di aggiungere zuccheri o edulcoranti, conservanti o additivi chimici

Non c’è pericolo che i cibi si rovinino o vengano attaccati da muffe e batteri

E non è finita qui. Essiccare ci permette di migliorare notevolmente la nostra dieta. Infatti, grazie alla tecnica consentita dall’essiccatore frutta è possibile conservare vegetali, ortaggi e verdura per mesi e, conseguentemente, avere sempre snack salutari a portata di mano. I cibi essiccati, oltre ad essere un concentrato di vitamine e nutrienti, possono essere consumati in moltissimi modi e sono preziosi alleati che possono aiutarci ad evitare spuntini o snack poco salutari a base di patatine o salatini vari.

Inoltre, una pratica come essiccare i cibi permette di avere sempre il massimo controllo della materia prima: dopo una lunga giornata di lavoro o di studio, quando il tempo e la voglia di cucinare scarseggiano, avere una scorta variegata tra cui scegliere potrebbe rivelarsi la soluzione ideale per evitare di ripiegare su pasti pre-cotti, confezionati o surgelati.

Alcuni modelli sono dotati di contenitori per fare adirittura lo yogurt

Per di più, l’essiccazione ha anche dei vantaggi economici. Acquistare primizie o prodotti fuori stagione può rivelarsi particolarmente costoso, per non parlare di quei due o tre ingredienti che troviamo in offerta solamente in alcuni periodi e che vorremmo disperatamente comprare in quantità industriali per farne scorta per tutto l’anno, ma come conservarli?

Sono proprio questi i casi in cui un essiccatore alimenti consente di organizzare la dispensa in modo furbo, per avere sempre abbondanti quantità anche di tutti quei cibi che sarebbero troppo costosi o impossibili da trovare se acquistati freschi.

Questa opportunità si rivela preziosa anche per tutti i fieri sostenitori del commercio locale. La possibilità di conservare a lungo termine i prodotti a km 0 ci evita di dover comprare ingredienti stranieri o importati, consentendo di supportare i produttori del luogo.

Metodi alternativi

Vi è certo la possibilità di utilizzare metodi alternativi, ad esempio mediante la realizzazione di un essiccatore fai da te, che molto spesso risulta essere un essiccatore solare. Queste soluzioni, però, devono essere lasciate all’aria aperta per giorni, sperando che non piova e che l’umidità rimanga costante, per sfruttare l’azione solare che comunque di notte si interrompe imponendo al processo delle pause.

Seppur più economica, questa modalità di essiccazione è decisamente più lenta, basti pensare che senza l’essiccatore frutta e verdura impiegano in media 10 giorni per disidratarsi, durante i quali rimangono esposti alle variabili atmosferiche, alla polvere e all’azione dei batteri.

Le temperature possono essere regolate da un minimo di 30° C ad un massimo di circa 130° C, iniziando con valori più alti da diminuire dopo le prime ore

Ad ogni modo, utilizzare un essiccatore frutta vero e proprio presenta notevoli vantaggi sia rispetto all’utilizzo di un essiccatore casalingo che rispetto all’uso del forno tradizionale ventilato per disidratare qualsiasi elemento: l’azione delle essiccatrici è decisamente più efficace, perché utilizzare macchinari specifici e professionali riduce i consumi e le tempistiche e permette di ottenere risultati di ottima qualità.

Le ultime tecnologie, soprattutto per quanto riguarda un essiccatore industriale, puntano su procedimenti più costosi sebbene mirati a risultati d’eccellenza, si pensi agli essiccatori infrarossi, velocissimi e capaci di donarci colori estremamente vividi, o a macchinari ibridi i quali, funzionando con 2 sistemi differenti che simulano l’alternanza sole/ombra, preservano le qualità delle materie prime in modo rispettoso ed incredibilmente valido.

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